IMPIANTI MOBILI: LA PROVA DEL NOVE.

Quando si parla di impianti di trattamento, il termine “standard” non è del tutto indicativo.
Infatti, con “standard” ci si riferisce a qualcosa nella media: il tipo di refluo che mediamente viene trattato, il risultato che mediamente si raggiunge, la soluzione che mediamente dà risposte migliori.
Ma ogni media è sempre il punto al centro tra le migliori performance e quelle peggiori. E diciamocelo: nessuno investe per rischiare di ottenere risultati non eccellenti.
Ma come si possono garantire (e dimostrare) maggiori chance di successo?
Partiamo dalla considerazione che i fallimenti nascono in genere dalla bassa competenza oppure dal fatto che ci si basa su dati non completi o troppo approssimativi. Magari semplicemente perché mancano dati realmente precisi.
E che la differenza tra successo e fallimento dipende spesso anche dalla possibilità di misurare l’efficacia delle soluzioni.
L’analisi del refluo (con prelievo di campioni su tutto l’arco di attività e non in un singolo momento), la giusta quantità, la specificità: sono diversi i fattori che concorrono a individuare il trattamento più indicato.

Sono parametri fondamentali nel caso di progettazione di un impianto di trattamento. E sono i riferimenti che l’analisi preventiva fornisce.
Ma, anche avendo a disposizione questi dati, come si può poi dimostrare la reale efficacia dell’impianto prima ancora di progettarlo e realizzarlo?
Bisognerebbe poter verificare attraverso dati dinamici, con prove dirette, tangibili, sulla precisa tipologia del refluo
da trattare e mettendo in opera le procedure di trattamento direttamente nel sito industriale. Una “prova sul campo”.
È questa la premessa che ha guidato i tecnici di Serse, nella progettazione di due impianti mobili:
il MAD-UF e IL MAD-OI. Si tratta di due impianti di dimensioni ridotte, facilmente trasportabili (perché montati su skid carrellati) che possono essere installati temporaneamente presso l’area di produzione e che consentono di acquisire i dati dinamici relativi alle performance di funzionamento direttamente presso il cliente, evidenziando l’efficacia della tecnologia proposta e condividendo “in real time” i risultati del trattamento sulla reale qualità/quantità del refluo specifico.
I due impianti mobili di Serse sono:
- MAD-UF (Modulo Acquisizione Dati – Ultra Filtrazione).
- MAD-OI (Modulo Acquisizione Dati – Osmosi Inversa).
Possono essere impiegati in modo distinto oppure utilizzati insieme, a seconda della tipologia di trattamento, e permettono ai tecnici di Serse di appurare la totale efficienza del procedimento e della soluzione sulla base delle esigenze specifiche del cliente.
Un’innovazione che rappresenta un ulteriore strumento a supporto della competenza e dell’esperienza di Serse, la società del Gruppo SSE che offre servizio progettuale e/o gestionale, semplificando ogni approccio tecnico ed economico in materia di trattamento delle acque.

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